Brescia: i luoghi 'pavoniani'



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Casa Pavoni, in Contrada S. Lorenzino nn. 1164 e 1165 (oggi via Moretto).
In questo palazzo nasce Lodovico l’11 settembre 1784 e vi abita fino al 1809 e poi dal 1812 al 1818. Attualmente è sede di un Asilo infantile.


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Chiesa Parrocchiale di S. Lorenzo, in Contrada S. Lorenzino (oggi via Moretto).
La chiesa, ricostruita a metà del Settecento, è una delle più belle di Brescia. Il Pavoni da giovane si reca spesso all’altare della Madonna della Provvidenza, a cui era particolarmente devoto. In questa chiesa Lodovico Pavoni è battezzato il lunedì 12 settembre 1784. Fatto sacerdote, don Lodovico vi svolge le funzioni di cappellano fino al 1817.


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Interno della Chiesa di S. Pietro in Oliveto.
In questa chiesa, costruita nel 1430 su disegni del Sansovino, il 21 febbraio 1807 Lodovico Pavoni riceve l’ordinazione presbiterale dalle mani di mons. Dolfin, vescovo di Bergamo, essendo la sede episcopale di Brescia ancora vacante. Attualmente la chiesa è tenuta dai Carmelitani.


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Palazzo Vescovile (o Episcopio).
Viene iniziato nel 1470 dal vescovo Dominici, ma è completato solo nel 1579. Don Lodovico Pavoni vi entra come segretario di mons. Nava, dal settembre 1812 all’aprile 1818.


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Duomo Vecchio, Duomo Nuovo e Broletto.
Nell’attuale Piazza Paolo VI, può colpire l’accostamento del severo stile romanico del Duomo Vecchio (detto la Rotonda), cattedrale invernale, con quello barocco del Duomo Nuovo, cattedrale estiva, il cui cupolone, del Cagnola, ha segnato la fisionomia panoramica della città. Sul fondo si vede la torre del Broletto, sede dell’Imperial Regia Delegazione Provinciale.


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Coro del Duomo Vecchio.
Gli stalli del coro dei Canonici nel Duomo Vecchio furono frequentati ogni giorno (dall’aprile 1818 al dicembre 1847) dal canonico Pavoni, che vi si recava per la preghiera liturgica.


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Chiesa di S. Barnaba in Contrada S. Eufemia (oggi corso Magenta).
La primitiva costruzione risale al tredicesimo secolo. La ricca facciata barocca viene terminata attorno al 1675 e ha un indubbio effetto scenografico. Dal 1818 al 1849, il Pavoni ne è il rettore, vi profonde ingenti somme di danaro, e il suo zelo pastorale ne fa una delle chiese più frequentate della città. L’8 dicembre 1847 in essa nasce la Congregazione pavoniana. Accolse i resti mortali di Lodovico Pavoni dal 1861 fino al 1895. Attualmente è Auditorio Musicale Civico.


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Chiostro dell’ex convento di S. Barnaba (ora Conservatorio “Luca Marenzio”).
Di questo chiostro gotico si conservano tre lati. Possiamo considerarlo come il centro attorno al quale pulsa la vita dell’Istituto fondato dal Pavoni.


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Convento Francescano a Saiano.
A pochi chilometri da Brescia, l’edificio, costruito nel 1534, comprende il convento e la chiesa di S. Maria degli Angeli. La devozione popolare dei Francescani ne aveva fatto un “Calvario”. Il Pavoni lo acquista e lo rimette a nuovo come luogo di soggiorno per l’Istituto di S. Barnaba, sede provvisoria dei sordomuti e del noviziato della nascente Congregazione. Nella stanzetta, di cui si scorge una finestra, l’ultima a destra, muore santamente il 1° aprile 1849.


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